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     XXXI Edizione dal 3 al 12 settembre 2010
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da sab 04-09-2010 21:00 a dom 05-09-2010 19:00  -  Teatro De Simone
La Cenerentola maritata
con Marina Confalone
di Manlio Santanelli
  
Prima nazionale

scene Roberta Mattera
costumi Giovanna Napolitano
musica Federico Odling
voce del mezzo soprano Caterina Tartaglione
durata 75 minuti

regia Marina Confalone

Un detto napoletano suona pressappoco come segue. Il matrimonio è come il mellone (cocomero), può uscire bianco o rosso; se esce rosso ritieniti un privilegiato; se esce bianco non hai che da inveire contro te stesso e contro la tua sorte, e magari prenderla a calci, sempreché ti capiti a tiro.
Non diversamente accade nelle favole. E Cenerentola Maritata ne sa qualcosa.
Convolata ad entusiasmanti nozze con il suo Principe Azzurro, che l'ha fortemente voluta per il suo piedino da geisha, dopo il matrimonio viene dalla Regina Madre sottoposta ad una serie estenuante di esercizi fisici e morali, una sorta di "Università di Candbridge" Reale che la trasformi da domestica qual'era in una principessa di sangue.
Ma la frequentatrice di camini non è di quelle che si piegano a discipline indirizzate a stravolgerne l'origine. E così il maestro di danza, quello di musica, e tanti altri docenti delle tante virtù che distinguono l'aristocrazia dalla plebe, si devono ritirare in buon ordine, sconfitti e sconfessati da una creatura che non è affatto disposta a perdere le sue radici, a cambiare pelle, ad applicare al suo viso una maschera che non le appartiene.
La conseguenza è una sola: viene ricacciata in maniere tutt'altro che araldiche nelle cucine del Palazzo, ad attendere alle defatiganti commissioni che le sono congeniali, vedi spazzare, fare il bucato, stirare, rammendare  e, quando occorre, lavorare a maglia.
E' appunto mentre sferruzza, che la cogliamo dedita ad esternare tutto il suo rancore contro un destino che si è comportato come il sole, quando squarcia le nuvole invitando i cuori alla gioia di vivere, ma  presto si ritira dietro nembi più minacciosi del grigiore iniziale.
Se poi la sorte degli altri 'colleghi di favola', a suo dire, non è stata granché diversa, questo dovrebbe avvalorare il proverbio "mal comune mezzo gaudio". Ma Cenerentola non ha nessuna simpatia per i proverbi, e  lo dice senza mezze parole. E nel frattempo prepara la sua mitica vendetta.

Manlio Santanelli 




 
Categoria BnCs2010
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 23-11-2024 00:12 - 140  
   
 

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