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mer 22-02-2012 |
Presentato stamani alla stampa il progetto di teatro sociale KEY
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E’ riservato ai ragazzi tra i 16 e i 26 anni, residenti nei quartieri più popolosi della città e nelle periferie |
Presentato questa mattina presso il Piccolo Teatro Libertà, il progetto KEY, promosso e realizzato dall'assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili del Comune di Benevento in collaborazione con l'associazione Magnifico Visbaal e finanziato dalla Regione Campania. Come hanno spiegato l'assessore Raffaele Del Vecchio e il direttore artistico Peppe Fonzo, lo scopo del progetto è quello di offrire ai ragazzi tra i 16 e i 26 anni, residenti nei quartieri più popolosi della città e nelle periferie, un aiuto concreto per il superamento del disagio giovanile. Tutto ciò facendo ricorso all'arte teatrale capace di generare contesti di scambio e comunicazione in cui stimolare l'espressività corporea, la parola e la reciprocità relazionale. Attraverso il progetto di teatro sociale KEY, infatti, è possibile frequentare gratuitamente, presso il Piccolo Teatro Libertà, laboratori teatrali, di costumeria, scenografia e attrezzistica che garantiranno una formazione a 360° sul mondo del teatro. KEY, termine in inglese che significa CHIAVE e la cui pronuncia è CHI, vuol rappresentare la chiave attraverso la quale chi vuole può entrare nel mondo del teatro e, attraverso di esso, indirizzare positivamente le proprie emozioni. Il progetto KEY si svolge il martedì e giovedì dalle ore 17.30 alle ore 19.30 e si rivolge a chi: non è un attore professionista ma ha sempre avuto la passione per il teatro; vuole affrontare e superare i propri limiti; intende mettersi in gioco intraprendendo un percorso nuovo e intenso; crede che il gruppo possa essere un elemento di crescita; vive una condizione di disagio e sta cercando la chiave giusta per superarla. "Due, tra i tanti, sono gli aspetti caratterizzanti che mi preme sottolineare di quest'iniziativa, che rappresenta la naturale prosecuzione del progetto SLENG tenutosi lo scorso anno– ha spiegato l'assessore Del Vecchio -: evitare che la crisi economica produca una differenza tra i giovani in grado di sostenere i costi di una scuola di teatro e quelli che invece non possono permetterselo; avvicinare quanti più giovani possibili a questa disciplina in modo da contribuire a formare nella nostra città un pubblico teatrale sempre più attento e numeroso". |
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