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informazioni dal Settore Cultura e Turismo del Comune di Benevento |
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ven 11-09-2009 22:30, Teatro Comunale |
Firenze ‘44: La notte dei ponti
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di Ugo Chiti e Massimo Salvianti |
acquista biglietto on line con Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci Una cronaca appassionata dei giorni che precedettero e seguirono la liberazione di una città simbolo, che si fa emblema delle sofferenze, dei piccoli e grandi eroismi, dei grandi e minimi avvenimenti di tutte le città e i paesi d'Italia impegnati nella lotta contro l'occupazione nazifascista. ![]() Un resoconto degli avvenimenti che, in quella fatidica estate del 1944, vedevano contrapporsi lo slancio liberatorio delle formazioni partigiane che precedevano le truppe angloamericane nella liberazione dei territori a sud della città, e la volontà degli occupanti di resistere anche a costo di grandi lutti e di distruzioni. Il tutto raccontato dalla voce spesso diretta dei protagonisti di quei giorni in un alternarsi di testimonianze e di racconti che fanno di questa cronaca una sorta di narrazione epica popolare nella quale, sullo sfondo della grande Storia, si muovono personaggi minuti portatori di ansie e di passioni quotidiane che si mescolano alle ragioni e ai sentimenti collettivi che hanno mosso gli avvenimenti di quei giorni. La storia di Gina e Giovanna, perse per le vie della città, alla ricerca di candele che illuminino la notte del coprifuoco e la liberino dal suo terrore del buio, in una odissea fatta di piccoli incontri, di speranze e di pericoli. Il racconto di Galliano, membro della resistenza, che dal suo paese del contado, accorre alla liberazione di Firenze e piange e smadonna e impreca contro chi l'ha offesa, ha distrutto i suoi monumenti, le sue strade. E al centro di tutto, lo sfregio crudele inferto alla città dai tedeschi, con l'abbattimento dei ponti sull'Arno, compreso quel Ponte a Santa Trinità, maestoso capolavoro tardo rinascimentale che nel momento della distruzione sembra quasi voler resistere, opporsi alla distruzione, e che crollerà solo dopo che per tre volte gli artificieri tedeschi l'hanno letteralmente avvolto nell'esplosivo. |
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